Nessuno spazio a omofobi e fascisti

Domenica 5 ottobre a Trento la pagliacciata omofoba delle Sentinelle in Piedi non è passata nel silenzio. Un gruppo di antifascist* è infatti arrivato in piazza Duomo con degli striscioni, dove le Sentinelle “vegliavano” protette da un ingente schieramento di forze dell’ordine. Interventi al megafono hanno ribadito il carattere omofobo dell’iniziativa e la connessione con gruppi neofascisti troppo noti in Trentino. I tanti applausi e alcuni interventi spontanei durante la contestazione fanno ben sperare che questo movimento, che fa passare messaggi agghiaccianti e liberticidi dietro la patina ammiccante della “libertà di espressione” (che evidentemente per loro non coincide con quella di avere un diverso orientamento sessuale) non trovi più spazio nelle piazze.  Riportiamo di sotto il testo volantinato.

NESSUNO SPAZIO A OMOFOBI E FASCISTI!

Oggi a Trento, Rovereto, Bolzano e tante altre città italiane scendono nuovamente in piazza le Sentinelle in Piedi. Si definiscono come “una resistenza di cittadini che vigila su quanto accade nella società e sulle azioni di chi legifera denunciando ogni occasione in cui si cerca di distruggere l’uomo e la civiltà”. Di che si tratta? È un’iniziativa itinerante, portata in numerose piazze italiane, che sotto la bandiera della “libertà di espressione” invoca i cosidetti valori della famiglia tradizionale come argine al presunto disfacimento morale della nostra società. La realtà dei fatti è che usano come pretesto la contestazione al ddl Scalfarotto – che va a sanzionare le posizioni e i comportamenti omofobici e transfobici – per veicolare un messaggio reazionario e cattolico. Non è un caso che le Sentinelle prendano apertamente spunto da un movimento chiamato Les Veilleurs, nato in Francia nel 2013 per contestare la legge sui matrimoni gay e dalle modalità molto più dichiaramente omofobe di quelle dei loro subdoli omologhi italiani.

Si può anche dire che il “libero” pensiero delle Sentinelle è perfettamente coerente con quello prevaricatore e reazionario dei gruppi di estrema destra, sempre pronti a cercare visibilità dietro a sigle che nascondano la loro natura. Infatti fra di loro in piazza vi siano anche militanti neofascisti. Il ripetersi negli ultimi mesi di queste manifestazioni in Trentino fa parte di un clima diffuso di odio nei confronti del diverso, che sia l’omosessuale o l’immigrato. A Marco di Rovereto quest’estate, dopo la notizia di un tentato stupro ai danni di una donna del posto da parte di un uomo di colore, per poco non si è arrivati al pubblico linciaggio dei richiedenti asilo detenuti nel Centro di Accoglienza, perchè ritenuti tutti responsabili dell’aggressione e potenziali stupratori. Sempre a Rovereto una consigliera comunale ha lasciato la città, dopo aver ricevuto minacce di morte (fra cui un proiettile via posta) perché marocchina.

In questo ambiente, i gruppi fascisti organizzati si trovano a loro agio e cercano di guadagnare legittimità cavalcando e promuovendo a loro volta la xenofobia e l’intolleranza verso il diverso. Dopo l’apertura della sede di Casapound a Trento, con il benestare di giornali e istituzioni (pronti a dipingerli come bravi ragazzi che fanno volontariato), si è verificata un escalation di episodi squadristi compiuti anche con coltelli e spranghe verso antifascisti, senza-dimora e giovani ‘‘alternativi‘‘.
Non crediamo che una legge possa cambiare mentalità purtroppo radicate e diffuse; vogliamo che il nostro modo di vivere sia regolato dai nostri sentimenti e dai nostri accordi liberi da ipocrisie burocratiche.                                                                                                           Non vogliamo lasciare nessuno spazio a chi pretende di decidere quali debbano essere i nostri rapporti, con chi dobbiamo vivere e chi possiamo amare, sotto la maschera silenziosa della violenza legislativa.

Assemblea Antifascista

L’assemblea si riunisce ogni mercoledì, dalle ore 18.00 a Sociologia. Per info: trentoantifascista.noblogs.org

Informazioni su Assemblea Antifascista Trento

Assemblea Antifascista di Trento, nata a seguito dell'apertura della sede trentina di CasaPound. Ci troviamo ogni mercoledì, dalle 18, all'interno della facoltà di Sociologia.
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