Un pensiero va a Niccolò Tommasoli, a sei anni dalla sua morte.
A Verona, nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio, Niccolò Tommasoli e due suoi amici venivano aggrediti per strada da cinque fascisti, tutti giovanissimi, uno di loro faceva parte di blocco studentesco. Muore pochi giorni dopo in seguito ai traumi subiti.
I giornali parlarono di aggressione da parte di cinque ragazzi, il sindaco Tosi di un evento che capita una volta su un milione. Poco importa se pochi mesi più tardi, sempre a Verona, una ragazza rischia di perdere l’occhio per un posacenere lanciatole in faccia da dei fascisti durante una loro aggressione.
Poco importa. Sta di fatto che Niccolò è morto per un’aggressione da vigliacchi, da fascisti.