Mentre si avvicina la giornata del 21 maggio, data del corteo nazionale di Casapound a Roma, per cui è stata indetta una contromanifestazione antifascista (vietata dalla Questura), apprendiamo dai giornali e dai siti di movimento che ci sono state diverse azioni contro l’organizzazione fascista in piena campagna elettorale.
Il 14 maggio un gazebo di Casapound è stato attaccato da una ventina di persone.
Il 17 maggio un gruppo di antifascisti ha fatto visita ai locali di un Caaf, dentro i cui locali svolge le sue attività Casapound, attraverso lo Sportello Sociale Filippo Corridoni.
Nel frattempo continua frenetica l’attività propagandistica di Casapound, con marce contro i campi nomadi e banchetti.
Mentre dopo l’episodio del 14 maggio, Di Stefano paventava di entrare in un centro sociale romane e metterlo “a ferro e fuoco”, qualche giorno dopo quattro ragazzi sono stati aggrediti da una decina di militanti di Casapound che li accusavano di aver strappato dei loro manifesti.