Ai sinceri democratici pt.3

da: osservatoriodemocratico.org
 

La crisi in Forza nuova una continua scissione strisciante verso la Lega nord

Dopo il 25 maggio si chiarirà definitivamente la situazione in Forza nuova. Si sta solo aspettando che si concluda la campagna elettorale, non tanto per le europee, dato che Fn non è presente, quanto per le comunali, dove invece l’organizzazione si è presentata in alcune situazioni. 
La diaspora sembrerebbe imminente. Dopo l’abbandono di Marco Mantovani, storico dirigente milanese, seguito da altri forzanovisti, con tanto di commissariamento del cosiddetto Presidio, la storica sede, nei giorni scorsi è stata la volta di Fn Bergamo. In questa situazione una quindicina di militanti se ne sono andati citando insanabili divergenze politiche col coordinatore regionale Salvatore Ferrara e diffidando chiunque di associarli ancora al partito. A precederli, qualche mese fa, i varesotti che avevano chiuso le sedi, per altro, appena inaugurate alla presenza di Roberto Fiore.  Alla fine in Lombardia se ne andranno da Forza nuova quasi tutte le sezioni. A rimanere, giusto il coordinatore regionale, più qualche nucleo sparso dalle parti del comasco e del bresciano. 
La crisi è in realtà nazionale. Roberto Fiore, non a caso, viene sempre più accusato di aver portato al declino Fn e risulta sempre più delegittimato. A pesare non poco anche la grave situazione finanziaria dell’organizzazione, gravata da consistenti debiti con relativa esposizione di diversi suoi dirigenti. L’unica realtà costruita in questi anni che ha avuto un andamento positivo è stata la Lega della terra, una specie di piccola gallina dalle uova d’oro che ha intessuto relazioni e ottenuto finanziamenti. Con ogni probabilità si troverà presto anch’essa al centro di contrasti per il suo controllo.
L’epicentro della crisi forzanovista è certamente al Nord dove anche Luca Castellini, il coordinatore settentrionale, sta meditando a sua volta di uscire. L’approdo per la maggioranza di costoro, a partire da Marco Mantovani, sembrerebbe essere la Lega Nord, con buona pace del nazionalismo tanto conclamato. Gruppi più piccoli potrebbero confluire in Lealtà azione, ma anche nei Fratelli d’Italia e in Progetto Nazionale. Al momento l’area di parcheggio è rappresentata da una nuova associazione denominata col nome latino Patriae-Fronte dei popoli europei, fondata dall’ex deputato di Alleanza nazionale Alberto Arrighi, ma in realtà finanziata dalla stessa Lega, presente con Matteo Salvini alla sua inaugurazione ufficiale nel marzo scorso alla Camera dei deputati. A fare da ala ad Arrighi, anche alcune vecchie conoscenze del neofascismo milanese: Vincenzo Sofo e Fabrizio Fratus, animatori del circolo Il talebano. Ultimamente ha anche aderito Massimilliano Stark Russo, l’ex segretario provinciale di Milano de La Destra di Storace. Senza equivoci l’orientamento: «Riteniamo oggi l’unico segretario di partito che sta difendendo senza se e senza ma la sovranità nazionale dal mostro di Bruxelles e l’interesse di tutti gli italiani contro la moneta di Francoforte, sia il segretario federale della Lega Matteo Salvini. Chi proviene dalla nostra storia politica non può non riconoscerlo e ha oggi il dovere di schierarsi». Più chiaro di così! 

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Alberto Brasili, un delitto inutile

25-maggio

Il 25 maggio del 1975, Alberto Brasiliano veniva ucciso con una coltellata al cuore durante un agguato fascista.

Mentre passeggiava assieme a Lucia, la sua ragazza, nei pressi di S. Babila, zona di riferimento per il movimento neofascista meneghino, furono entrambi aggrediti alle spalle da cinque neofascisti e pugnalati in diverse parti del corpo. Vennero attaccati per via degli indumenti (lui indossava l’eskimo) e per aver staccato un manifesto del Msi. La motivazione di quel delitto fu chiara fin da subito: non tanto per la militanza politica (Alberto era si impegnato nei diritti allo studio ma non in maniera assidua), non tanto per l’antifascismo, ma per intimorire e terrorizzare chi poteva considerarsi “diverso”, in quanto comunista o antagonista. Perché come Andrea e Lucia ad essere aggredito e ucciso poteva essere chiunque.

Un anno dopo uscì San Babila ore 20: un delitto inutileprendendo spunto proprio dall”omicidio di Brasili, il film descrive la giornata dei suoi assassini, una finestra sui neofascisti, chi erano e qual’era il ruolo a Milano.

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Domani sera concerto della..Madoff de noantri!

Ehi. Domani sera concertone rappuso antifa! I ricavati serviranno a pagare le spese processuali ( perizie, controperizie ecc..) al processo di Claudio, Mattia, Chiara e Nico. Da cinque mesi in prigione in regime di AS2 con l’accusa di terrorismo.

Con:

C.U.B.A. Cabbal:

Kronstadt:

Mistura Mortale:

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I fascisti hanno accoltellato un ragazzo. ORA BASTA

Venerdì 16 maggio, verso l’una di notte, ad Arco, un fascista ha accoltellato un antifascista, che ora si trova al S. Chiara con il fegato perforato e varie lesioni. L’intenzione del fascista era quella di colpire gli organi vitali. È mancato poco che il ragazzo non morisse.

Da mesi abbiamo reso pubblico che i fascisti girano con i coltelli, e che a Trento si sono resi responsabili di svariate aggressioni. Sui muri è apparso un loro programma piuttosto esplicito: “più antifascisti bucati”. “L’Adige” e “Il Trentino” parlano di un battibecco oppure di uno scontro tra diverse tendenze politiche, omettendo di dire a quale area politica appartiene l’accoltellatore. Se l’accoltellato fosse stato un fascista i giornali avrebbero già aperto la caccia all’anarchico. Non si tratta di sviste, ma di una linea ben precisa, pianificata con la Questura. I fascisti, in Trentino, come in altre parti d’Europa, vengono spalleggiati dalle istituzioni e coperti dai giornali. Proviamo schifo, ma non stupore.

Sveglia!

C’è bisogno di aggiungere altro? Volete aspettare il morto per mano fascista per poi lamentarvi dei “metodi violenti degli antifascisti”? Farete finta di niente anche questa volta?

Lunedì 19 maggio, alle 17,00 saremo davanti al S. Chiara per esprimere tutta la nostra solidarietà ad Andrea e per affermare con forza un messaggio molto semplice:

ORA BASTA.

antifascisti e antifasciste

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Presidio solidale con Andrea

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