Lecce: comunicato post-corteo 6 settembre 2014

I primi di settembre a Lecce si è svolta una tre giorni di iniziative antifasciste in risposta al raduno nazionale di Casapound, tenutosi negli stessi giorni nel capoluogo salentino. Riportiamo di seguito il comunicato diffuso a conclusione della mobilitazione.

192149169-8e0ee41c-18e0-458c-a6fc-3b4d7f521471

COMUNICATO POST CORTEO 6 OTTOBRE 2014

Partecipata e determinata è stata la risposta degli antifascisti e delle antifasciste che ieri a Lecce hanno attraversato gran parte della città, esprimendo una ferma opposizione al raduno di Casapound che, non avendo agibilità politica per le strade e i quartieri di Lecce, si è dovuto rifugiare in un paesino alle porte della città, circondato da forze dell’ordine.
Più di cinquecento persone da tutta la Puglia e non solo, hanno espresso con decisione il rifuto di ogni forma di fascismo, sessismo, razzismo e omofobia, chiara manifestazione del fatto che nelle città non c’è spazio per i fascisti.

Il corteo ha saputo proseguire con tenacia, muovendosi lungo il percorso che si era prefissato, nonostante qualche momento di tensione dovuto alle forze dell’ordine in tenuta antisommossa che volevano bloccare il passaggio dei manifestanti per evitare che si procedesse verso i cosiddetti obiettivi ‘’sensibili’’ (tribunale, prefettura, comune). Le istituzioni locali, complici dei neofascisti, sono, infatti, le prime responsabili dell’arrivo della feccia in città. Questo il corteo lo sapeva bene, ed ha saputo additare pubblicamente con incisività e rabbia il tacito consenso delle istituzioni e la vergognosa partecipazione al raduno fascista di esponenti politici locali, come il consigliere regionale Congedo e l’ex sindaco e senatrice Poli Bortone, nonché la presenza del leghista Borghezio, il quale nel frattempo dichiarava che ‘’l’antifascismo è un residuo archeologico del secolo scorso’’ . Non è ben chiaro a Borghezio che per i fascisti come loro non c’è nessun futuro e nessuna agibilità e che invece l’antifascismo è vivo più che mai, oggi come ieri, oggi come domani!

La Lecce antifascista si è riappropriata, dunque, nella giornata di ieri, delle strade e delle piazze riempiendole di contenuti e pratiche che parlano di antifascismo in senso più ampio, inteso come resistenza e lotta quotidiana contro la costruzione delle grandi opere (dalle montagne NoTav alle coste NoTap), contro la violenza e gli abusi delle forze dell’ordine (vedi l’uccisione del diciassettenne Davide Bifolco a Napoli), contro chi sfrutta e specula sulle nostre vite, contro chi distrugge i nostri territori, contro chi ci rinchiude in gabbia. I giornali locali hanno tentato di demonizzare il corteo parlando di ‘’imbrattamento’’ e ‘’deturpazione’’, laddove invece c’è solo una città che sta riprendendo vita e a cui non va più bene essere una città-vetrina, manipolata dai soliti quattro politicanti.

Ci teniamo a precisare che le pratiche espresse dal corteo sono la minima reazione verso un’intera città che ha lasciato spazio e che è rimasta in silenzio, accettando come se nulla fosse, il raduno nazionale di Casapound.

Lo avevamo scritto a chiare lettere nello striscione di apertura, e lo continueremo a gridare a gran voce:

E’ TARDI PER RESTARE CALMI

Antifascist*.

Programma tre giorni antifascista a Lecce.

Programma tre giorni antifascista a Lecce.

Pubblicato in Comunicati | Contrassegnato , , | Commenti disabilitati su Lecce: comunicato post-corteo 6 settembre 2014

Arrestati due fascisti per l’accoltellamento di un antifascista

Il 3 settembre sono stati arrestati – e messi subito ai domiciliari – due fascisti con l’accusa di “tentato omicidio” per l’accoltellamento di un antifascista avvenuto ad Arco (Trento) nel maggio scorso. Il ragazzo accoltellato, che per un caso non è morto, era stato ricoverato all’ospedale di Trento. Constatiamo che i compagni finiscono in carcere speciale con l’accusa di aver sabotato dei macchinari del TAV e tanti proletari finiscono in galera per furti da niente. Giacinto si è suicidato qualche giorno fa nel carcere di Spini, a cinque mesi dalla scarcerazione, perché il magistrato di sorveglianza Rubicchi gli ha negato l’accesso alla comunità terapeutica. Detto questo, noi non auguriamo il carcere a nessuno, nemmeno ai fascisti. Nemici, ma in strada.

Pubblicato in Comunicati | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su Arrestati due fascisti per l’accoltellamento di un antifascista

Atene, fascisti attaccano spazio occupato: respinti!

da infoaut.org

Oggi 1mo agosto, 100 membri del partito Alba Dorata hanno attaccato il nostro spazio occupato, epavli kouvelou con il benestare della polizia greca. toso_kontaL’episodio non è accaduto per caso, in quanto tutto è successo durante una parata di moto che era stata programmata e che partiva dalla loro vecchia e ormai dismessa sede per terminare presso i loro nuovi uffici in Marousi*. Durante l’attacco 30 compagni erano all’interno dello spazio. Sebbene fossimo in numero inferiore, li abbiamo respinti con successo nonostante l’aggressione fosse ben organizzata e sia durata a lungo (loro avevano spranghe di metallo, coltelli in bella mostra, sfollagente, scudi, ecc).

Le forze di polizia (le squadre MAT e DELTA) sono comparse in gran numero e hanno circondato lo spazio, polemos_nevrondopo aver permesso che i membri di Alba Dorata agissero indisturbati per tutto il tempo (15 minuti) e quando i neonazisti se ne erano ormai andati. A causa del loro feroce assalto (dei membri di Alba Dorata), alcune auto parcheggiate lungo la via sono state denneggiate e alcuni compagni che si trovavano dentro lo spazio hanno riportato lievi ferite. I vicini dello spazio hanno espresso la loro solidarietà soccorrendoci immediatamente e rimanendo davanti allo spazio finché gli sbirri non li hanno portati via*.

 

Durante I periodi di crisi, quando ci viene strappata ogni cosa, i fascisti di Alba Dorata sono la lunga mano dello Stato e del capitale.

Noi non lasceremo strade e piazze ai fascisti!

Tolleranza zero per gli assassini neonazisti!

 

I compagni del Epavli Kouvelou

 

*Marousi è un quartiere periferico situate nell’area nord di Atene, Epavli Kouvelou è uno spazio occupato che si trova a Marousi da ormai 4 anni. Il partito di Alba Dorata un mese fa ha annunciate il trasferimento della loro sede dell’area nord di Atene da Neo Irakleio a Marousi. Il giorno seguente l’annuncio, gli uffici della loro sede sono stati attaccati dagli antifascisti e una settimana dopo si è tenuta nel quartiere di Marousi una grande manifestazione antifa

 

**I vicini hanno sostenuto attivamente lo spazio fornendo materiale per il pronto soccorso e cure ma anche insultando i poliziotti.

Pubblicato in General | Commenti disabilitati su Atene, fascisti attaccano spazio occupato: respinti!

30 di luglio tutti i giorni

Oggi è un giorno da ricordare. Quarantaquattro anni fa, gli operai della Ignis, “l’attuale” ex Whirpool, impedirono un’assemblea della Cisnal, il sindacato fascista dell’epoca, nonostante questi avessero chiesto e ottenuto i permessi dal pretore e dal padronato (per chi ancora ha difficoltà a capire il concetto di servi dei padroni). Per questo furono aggrediti da delle squadracce fasciste come risposta alla loro determinazione, due operai, Adriano Mattevi, 25 anni e Paolo Tenuta, 19 anni, rimasero feriti al ventre e in altre parti del corpo per via delle coltellate ricevute, un terzo venne portato in ospedale con il volto tumefatto. Poco distante dai cancelli trovarono due fascisti, Mitolo e Del Piccolo con un accetta in borsa: quanto bastava per capire il loro coinvolgimento nei fatti. Furono presi e portati in corteo; cinque lunghi chilometri di gogna, da Spini di Gardolo fino in centro.

Il pensiero di oggi va agli operai della Ignis e a chi quel giorno si fermò e decise di scendere in strada con loro. Perché la lezione di quanto successo sia patrimonio di tutti.

 

ignis4

Trenta luglio alla Ignis

Questa mattina, davanti ai cancelli
sono arrivati trenta fascisti:

erano armati di bombe e coltelli,
questi di Borghi son gli squadristi.

Han cominciato tirando sassi

contro i compagni di un capannello;
alle proteste han risposto sparando:

tre ne han feriti con il coltello.

Noi operai gli siam corsi dietro
ma quei vigliacchi sono fuggiti,

approfittando della confusione
mentre portiamo in salvo i feriti.

Subito dopo la vile aggressione

ecco arrivare due capi fascisti;
van con la borsa dal porco padrone

a prender la paga pei loro squadristi.

Li abbiamo presto riconosciuti:
uno è Del Piccolo, quell’assassino,

e l’altro è Mitolo, capo fascista,
torturatore repubblichino.

Dentro la borsa, coi passaporti,

hanno una scure ben affilata:
questa è la prova che i due compari

la sanno lunga su come è andata.

Gli abbiamo fatto alzare le mani,
gli abbiamo messo al collo un cartello

con sopra scritto: « Siamo fascisti,
facciam politica con il coltello ».

E dalla Ignis fino in città,

mentre tremavano per la vergogna,
li abbiam portati in testa al corteo

e tutta Trento li ha messi alla gogna.

E in fin dei conti vi è andata bene,
perché alla fine della passeggiata

quella gran forca che meritate
non ce l’avete ancora trovata.

Cari compagni, quella gran forca

dovremo farla ben resistente,
per impiccarci, assieme ai fascisti,

il padron Borghi porco e fetente.

Cari compagni, quella gran forca
dovremo farla ben resistente

per impiccarci, assieme ai fascisti,
ogni padrone, porco e fetente.”

Pubblicato in documenti, General | Contrassegnato , | Commenti disabilitati su 30 di luglio tutti i giorni

30 luglio

30-luglioWEB

Pubblicato in documenti, General | Commenti disabilitati su 30 luglio