Cremona: due arresti per la giornata del 24 gennaio. Libertà per gli arrestati!

Scontri Cremona:momenti tensione corteo,sparati lacrimogeniE’ del 31 marzo, la notizia di due arrestati con l’accusa di devastazione e saccheggio per la giornata di lotta del 24 gennaio, quando un corteo antifascista di migliaia di persone aveva cercato di arrivare alla sede cremonese di CasaPound difesa dalle forze di polizia, dandosi come obiettivi da colpire anche banche e altri simboli del Capitalismo. Per alcune di queste azioni due ragazzi si trovano adesso in galera. Riportiamo i primi comunicati delle realtà e di alcune individualità cremonesi.

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Aggressioni e repressione uniti in un unica soluzione in quel di Cremona… ma per fortuna esiste ancora la rivolta esistenziale

 Sabato 28 febbraio, la polizia ha fatto visita a tre compagni, notificando quattro denunce: per tutti tre i compagni vengono contestate le accuse di radunata sediziosa, articolo del codice penale proveniente dal Codice Rocco di epoca fascista, per la contestazione del 6 febbraio dell’anno scorso, riferita alla commemorazione delle Foibe da parte delle merde di Casa Pound, dove un gruppo di antifascisti contestarono i fascisti e subirono due cariche da parte della polizia. Ad uno dei tre compagni è stato anche notificato un surreale imbrattamento avvenuto in concorso con altri, contestandoli una scritta in solidarietà ai No Tav arrestati, ai detenuti in lotta nelle carceri e a chi si ribella in strada. Questi atti repressivi avvengono in una città ancora segnata dall’aggressione squadrista ad Emilio, avvenuta il 18 gennaio scorso, da parte di alcuni fascisti di Casa Pound. Dopo quell’aggressione, un corteo antifascista rabbioso e gioioso ha risposto con un pomeriggio di rivolta ricordando a fascisti, autorità conniventi, uomini in divisa e cittadini indifferenti che quando toccano un compagno, toccano tutti noi. Non hanno pagato tutto, ma hanno pagato caro… Oggi, queste denunce, entrano in un quadro più ampio di repressione: l’attacco agli spazi sociali cremonesi, gli arresti di Vivi e Aro (compagni di Cremona arrestati e condannati a un anno e due mesi per i fatti di Formigine del 12 dicembre scorso per le cariche della polizia contro gli antifascisti durante una contro-manifestazione, in risposta al presidio vigliacco dei fascisti di Forza Nuova contro dei migranti ospitati in un albergo, scappati da paesi in guerra), la canea mediatica e la repressione annunciata per la rivolta del 24 gennaio, sono tutti fatti chiari di come si voglia mettere al bando e reprimere l’antifascismo nelle strade, nelle piazze, nel quotidiano e lo spirito di ribellione contro questa società in putrefazione. Infine, la finta chiusura di Casa Pound nella sede di via Geromini ha lasciato di stucco solo quelli che credono alle fandonie continue del potere. Veramente qualcuno pensava che i complici dei fascisti cremonesi, cioè istituzioni, divise di ogni genere e chi regge il potere economico, potessero realmente chiudere il covo dei neofascisti del terzo millennio? Questo sta ad indicare ancora di più che solo la lotta, individuale e collettiva, può chiudere Casa Pound a Cremona, senza delegare niente a nessuno! Da Lecce a Formigine, passando tra Cremona e Trento, per arrivare a Roma, l’odio per i fascisti in camicia verde o nera riempe le strade…

E adesso? Metterci nella serena prospettiva che non ci sarà più ritorno alla normalità per abitare questa irreversibilità, ci sembra urgente e giusto.

Solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione! Emilio resisti!

Alcuni anarchici di Cremona

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Colpire ad alta velocità

Nella sera di lunedì 30 marzo, la polizia di Cremona, ha arrestato due ragazzi contestando la pesantissima accusa di devastazione e saccheggio per la manifestazione antifascista del 24 Gennaio a Cremona.  Nella giornata di oggi Tide e Sbob sono stati portati nel carcere di Cremona e giovedì mattina il Gip si pronuncerà sulla convalida dell’arresto.
L’accusa di devastazione e saccheggio emerge ancora per criminalizzare momenti di ribellione, come successo nel 2001 a Genova e a Roma per la rivolta del 15 Ottobre 2011.
Si cerca di reprimere una manifestazione antifascista e quello che è successo attraverso la solita formula di “devastazione e saccheggio” proveniente dal Codice Rocco, legislazione fascista.
Questo è uno dei tanti attacchi repressivi avvenuti nell’ultimo periodo nella città di Cremona e non solo.

Chi devasta e saccheggia le nostre vite è lo Stato in tutte le sue forme.

Chi si rivolta non è mai solo.

Tide e Sbob liberi!
Libere/i tutte/i!

Amici e compagni

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Due arresti a Cremona, l’antifascismo non si processa. Il #24G c’eravamo tutt*!

Apprendiamo dai giornali di oggi, 31 marzo, dell’arresto di due giovani partecipanti al corteo del 24 gennaio con la pesantissima accusa di devastazione e saccheggio, retaggio del tristemente noto Codice Rocco.

Proprio in un momento in cui la reale opposizione al governo Renzi si concretizza nelle piazze e nelle lotte quotidiane e non nei comizi di Salvini e Casapound, non a caso contestati ad ogni uscita di piazza, si ritorna ad utilizzare l’accusa di devastazione e saccheggio: quando i movimenti si fanno reali e operano concretamente rotture con la politica istituzionale, puntuale ritorna la gravissima tendenza a colpire con accuse sproporzionate al fine di terrorizzare e disincentivare la partecipazione attiva alle lotte sociali. Non possiamo permettere che queste minacce, da parte di chi devasta e saccheggia legalmente le nostre vite, vadano a segno: la solidarietà e la partecipazione attiva alle lotte sono armi che vanno necessariamente sfoderate come risposta quotidiana a queste intimidazioni.

Non a caso, proprio per tentare di spezzare questa solidarietà, sono stati arrestati due ragazzi non facenti parte di strutture organizzate, pensando – ancora una volta erroneamente – di creare imbarazzi e divisioni in merito: non possono esserci divisioni se l’obiettivo è comune, se l’antifascismo è appannaggio di tutti, la solidarietà è collettiva e altro non può essere. Ribadiamo con tutta la forza e la chiarezza possibili la nostra vicinanza a Mattia e Aioub, sapendo che né le lotte né la solidarietà possono fermarsi dietro quattro mura.

 IL 24 GENNAIO C’ERAVAMO TUTTI E TUTTE! L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA! LIBERI TUTTI!

CSA Dordoni

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Convegno su Almirante: vernice sulla Regione.

La scorsa volta avevano provato a tenere la conferenza in ricordo di Almirante, nel giorno della strage di Piazza Fontana, portando come relatore Cristiano De Eccher, custude dei timer con cui venne portato avanti l’attentato neofascista. La protesta dei famigliari delle vittime della strage e la mobilitazione degli antifascisti trentini impedì che l’iniziativa si tenesse nel Palazzo della Regione (Fratelli d’Italia riuscì solamente a organizzare un’apertura straordinaria la sera stessa nella sua sede, blindata dalle forze dell’ordine).

Ieri, 27 marzo, gli stessi ambienti collaterali a Fratelli d’Italia hanno riproposto la stessa iniziativa, sempre al Palazzo della Regione. Anche questa volta la cosa non è passata però in silenzio. Una cinquantina di antifasciste e antifascisti ha raggiunto con striscioni la Regione, gettando vernice rossa (come il sangue dei partigiani uccisi da Almirante) e scandendo slogan contro la riabilitazione del leader dell’MSI (<<Almirante boia>>), che – ricordiamolo – oltre a essere stato un fucilatore di partigiani, fu anche fondatore della rivista ufficiale del razzismo fascista (“La Difesa della Razza”). Un razzismo di cui sono degni continuatori i suoi tanti epigoni, fra cui quelli presenti ieri sera in Regione.

 

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Assemblea Antifascista all’Assillo Occupato

In solidarietà alla nuova occupazione, che da sabato scorso ha riaperto l’ex-Asilo al civico 11 di Via Manzoni, per le prossime settimane l’abituale assemblea di Sociologia si terrà nei locali dell’Assillo. In attesa del manifesto dell’iniziativa, invitiamo le/gli antifasciste/i a partecipare numerosi e a sostenere l’occupazione.

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Aggressione squadrista a Bolzano

Dai giornali locali apprendiamo che martedì scorso 17 marzo, tre ragazzi sono stati oggetto di una aggressione da parte di 6-8 persone che li avevano riconosciuti come appartenenti a gruppi della sinistra cittadina. Questo episodio avviene in una città dove CasaPound, ben presente, si presenterà alle prossime elezioni comunali. In attesa di maggiori informazioni, solidarietà agli aggrediti.

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Firenze: denunce per iniziative contro la sede di CasaPound

Riportiamo un comunicato sulle denunce per “manifestazione autorizzata” a vari antifascisti fiorentini.

Se unn’è zuppa, è pan bagnato!

Le solerti forze dell’ordine hanno finalmente colpito il “degrado” del quartiere 2.
Vari abitanti della zona, e non, sono stati denunciati per il disdicevole reato di “manifestazione non autorizzata” perchè hanno osato ascoltare musica in pubblico, attaccare e staccare striscioni con scritte antifasciste e volantinare “pericolosi” pezzi di carta, insieme a tante altre persone.
I suddetti reati si sono concretizzati in azioni tremende di dubbio pacifismo, quali tre presidi spontanei in risposta alla presenza dei fascisti di CasaPound nel quartiere, eventi così pericolosi per l’ordine pubblico e per le istituzioni, che alcuni personaggi istituzionali erano presenti anch’essi.

Non sono state le continue intimidazioni e i fermi da parte delle forze dell’ordine che hanno arrestato la nostra determinazione nel continuare a dire che CasaPound e tutte le altre organizzazioni fasciste non devono aprire le loro sedi né a Coverciano né da nessun’altra parte. E non saranno nemmeno queste ridicole denunce, arrivate da chi protegge con blindati e poliziotti in assetto antisommossa chi si definisce “fascista del terzo millennio”, in nome della difesa delle istituzioni, le quali si dimenticano troppo spesso gli articoli della Costituzione contro il fascismo, e sono sempre le prime a criminalizzare chi osa difendere i valori dell’Antifascismo e della Resistenza.
L’Antifascismo vivrà nella cultura e nella memoria sociale fino a quando ci sarà prepotenza, sfruttamento e degrado della società umana e della natura.

LA REPRESSIONE NON CI FA PAURA, CONTRO IL FASCISMO NON UN PASSO INDIETRO!

Assemblea Permanente Antifascista di Quartiere
FB: No Casapound-Coverciano

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