Napoli: aggredita con coltello studentessa da neofascisti di CasaPound

Comunicati da Napoli sull’aggressione ad opera di CasaPound contro una studentessa di diciasette anni, avvenuta il 17 novembre.

Ennesima infame aggressione fascista ai danni di una studentessa!
Massima condivisione e diffusione.
Purtroppo ieri sera una giovane compagna che milita in uno dei coordinamenti di studenti medi Napoletani è stata aggredita a via caldieri al vomero da 4 fascisti (uomini adulti per la precisione) intorno alle 22 mentre tornava a casa. Uno dei 4 si è avvicinato e l’ha incastrata nel muro, minacciandola con un coltello alla gola e intimandole di non gridare altrimenti le “avrebbe fatto del male”. Mentre il porco fascista la palpava gli altri tre facevano da pali.
La compagna è riuscita a scappare solo perché ha urlato e un signore si è avvicinato facendo scappare i 4 vigliacchi, procurandosi comunque un taglietto all’altezza della gola (per fortuna niente di grave, la compagna sta bene, solo un po’ scossa).
Questi quattro personaggi sono stati già stati visti altre volte alla metro di quattro giornate con magliette di casapound e blocco studentesco.
Inutile dire che l’accaduto è gravissimo ed è necessario innanzitutto far sapere quanto è successo e poi organizzarsi per dare una risposta.
Per questo motivo oggi alle 13.30 [18 novembre, ndr] gli studenti hanno convocato una conferenza stampa a piazza quattrogiornate, fuori al liceo pansini.

Da li si capirà insieme agli studenti delle scuole quali saranno i prossimi passaggi necessari.
Nessun agguato resterà impunito !!!!

(nota della Rete Antifascista Napoletana)

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Ieri [17 novembre, ndr]alle 21:30 a Via Caldieri, quartiere Vomero, si è consumata una grave aggressione ai danni di una studentessa liceale di 17 anni. Mentre tornava a casa per la strada semideserta, A. è stata fermata, con la scusa di un’indicazione, da un individuo sulla quarantina, da lei riconosciuto come appartenente all’organizzazione neofascista di Casa Pound, che già l’aveva importunata nei giorni precedenti. L’uomo stavolta l’ha afferrata, sbattuta con violenza contro il muro e poi le ha premuto un coltello contro la gola, minacciandola in vario modo, e cosa ancora peggiore, molestandola sessualmente.
La ragazza ha avuto modo di notare che subito dietro di lui c’erano altri tre individui che controllavano la strada, come se l’agguato fosse premeditato. Nonostante le fosse stato imposto di non urlare e la spinta del coltello fosse forte al punto di causare una lacerazione sulla pelle, la ragazza ha trovato la forza di gridare, attirando l’attenzione di un passante di mezza età che aveva già notato la scena. Solo i suoi forti richiami hanno messo fine all’aggressione, costringendo i quattro a dileguarsi rapidamente.
Si tratta di un’aggressione gravissima e vile, messa in atto da quattro uomini, di cui uno sicuramente adulto e armato, contro una ragazza inerme, “colpevole” solo di essere, per i capelli e l’abbigliamento, identificata come un’attivista dei collettivi studenteschi. Un’aggressione sessista, volta a traumatizzate una giovane donna. Un’aggressione riconducibile a Casa Pound, che nelle settimane passate aveva promesso – addirittura con minacce sui social network – “vendetta” contro i ragazzi dei collettivi che nel corso di un’iniziativa di pulizia della zona antistante alla succursale del Pansini, avevano “osato” stracciare degli striscioni inneggianti all’odio e al razzismo.
Come studenti e amici della ragazza pensiamo che quello che sia successo sia davvero senza precedenti. Nonostante l’organizzazione sia nota per la sua violenza – che già nel 2009 causò diverse vittime fra gli studenti napoletani, nel 2011 accoltellamenti fuori l’università “Federico II”, e nel 2013 provvedimenti di custodia cautelare per banda armata, detenzione e porto illegale di armi e materiale esplosivo –, questo atto segna un ulteriore salto di qualità nell’attacco ai suoi “avversari politici”. Un tentativo di intimidire nella maniera più schifosa possibile una ragazza e i suoi compagni, identificati come nemici soltanto perché non vogliono sentire parlare, ancora nel 2015, di fascismo, di odio verso i più deboli, di negazione di libertà e di culto della violenza.

Come studenti vogliamo dire chiaro e forte che non ci faremo intimidire, e che – a differenza dei fascisti, che agiscono nel buio, senza alcuna dignità – risponderemo pubblicamente a ogni tentativo di mettere a tacere le nostre voci critiche. Non ci faremo né fermare né rallentare dalla loro presenza, che è sempre servita ad arrestare i processi di trasformazione e di miglioramento della realtà.
Per questo convochiamo una conferenza stampa ore 13:30 a Piazza Quattro Giornate, per denunciare pubblicamente l’accaduto. Sarà presente la ragazza aggredita, i suoi familiari e compagni di scuola, le sue insegnanti, tutti i cittadini solidali. Chiediamo la massima diffusione e partecipazione!

Studentesse e studenti napoletani

Informazioni su Assemblea Antifascista Trento

Assemblea Antifascista di Trento, nata a seguito dell'apertura della sede trentina di CasaPound. Ci troviamo ogni mercoledì, dalle 18, all'interno della facoltà di Sociologia.
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