Quest’anno il 25 aprile torna ad avere a Trento una sua specifica importanza.
Non è solo la presenza di una sede di CasaPound a restituire al giorno della Liberazione il suo significato di giornata di lotta, ma anche l’esigenza di sottrarlo alle vuote celebrazioni delle istituzioni che, oltre a proteggere di fatto l’operato di quei quattro infami, cercano di far passare la resistenza come una lotta per l’indipendenza trentina.
Uno dei motivi della loro agibilità è infatti il supporto di una questura compiacente se non addirittura collaborativa. Più di una volta, gli squadristi del terzo millennio sono stati avvistati in centro città in placida compagnia delle forze dell’ordine, nonostante fossero armati di spranghe e catene e, in almeno due occasioni, persino di lame.
A favorire questa situazione è il comportamento delle varie istituzioni locali e del Comune i quali, sin dall’apertura del Baluardo, si sono sempre nascosti dietro un democraticissimo silenzio, quando non hanno esplicitamente dichiarato la loro complice tolleranza.
Una menzione speciale va poi fatta del ruolo subdolo e deplorevole dei mass media locali, L’Adige in primis, che non hanno perso un’occasione di difendere i fascisti a spada tratta. Essi continuano a dipingere i casapoundini come bravi ragazzi, omettendo ogni riferimento alle loro aggressioni squadriste e alla loro ideologia xenofoba e reazionaria. Parlano invece degli antifascisti solo per descriverli come nostalgici promotori di una guerra fra bande.
L’avanzata della destra più reazionaria la si respira in varie parti d’Europa, Italia compresa, e questo non a caso quando le condizioni di vita continuano a peggiorare a causa di un sistema economico e politico sempre più deciso a difendere la propria riproduzione.
Ed è per questo che il 25 aprile, in ricordo di chi la resistenza e la guerra al fascismo e al suo mondo l’ha fatta, vogliamo scendere in strada assieme a chi oggi si oppone allo sfruttamento dei territori e delle nostre vite e resiste agli attacchi del capitale.
Perché il ruolo dei fascisti è quello di uccidere le resistenze.
Perché la vita che vogliamo è completamente differente da quella che vogliono imporci.
VENERDI’ 25 APRILE, CORTEO ANTIFASCISTA
CONCENTRAMENTO ORE 15 IN PIAZZA DANTE