Nella notte fra il 25 e il 26 marzo, qualche anonimo ha attaccato la sede di Casapound di Trento, nel quartiere di Madonna bianca a Trento. Un’azione che esprime una delle varie forme dell’antifascismo, di cui difendiamo, senza la pretesa di rappresentare nessuno, l’insieme delle pratiche.
Ancora una volta i fascisti si dipingono come vittime.
Ciò che non dicono i nipotini del duce, è che per tre volte in un mese hanno aggredito in gruppo degli antifascisti, in due occasioni in tredici contro tre. L’ultima aggressione è avvenuta mercoledì 26 marzo, in pieno giorno, davanti alla facoltà di sociologia. Evidentemente queste carogne si sentono ben protette e sono galvanizzati dal fatto di disporre, per la prima volta a Trento, di una sede dove riunirsi e organizzarsi.
Di fronte a questo, che la saracinesca sia volata in aria, ci sembra proprio il minimo.
Proviamo solo disprezzo per chi, in nome della democrazia, legittima e difende i fascisti. A chi condanna l’azione contro “il Baluardo” senza mai aver mosso un dito non abbiamo nulla da dire.
L’invito che facciamo a tutti gli altri è che ognuno dia il proprio contributo per negare gli spazi ai fascisti. Solo auto-organizzandoci, ognuno con i modi che preferisce, riusciremo a cacciarli.
Assemblea Antifascista