Lunedì 19 maggio, a Trento, si è svolto il presidio davanti all’ospedale S. Chiara, dov’era ricoverato Andrea, un ragazzo antifascista accoltellato da fascisti ad Arco il venerdì precedente.
Il presidio, cominciato alle 17,00, si è poi trasformato in un corteo spontaneo fino in centro città. I circa 150 partecipanti hanno ricordato le varie aggressioni fasciste avvenute dall’apertura di Casapound in avanti. Tra interventi e cori il messaggio era molto semplice: ora basta.
Il presidio-corteo è stato anticipato da un’iniziativa davanti alla stazione dei treni. Mentre un gruppo sotto distribuiva volantini, quattro compagni sono saliti sulla terrazza della stazione con fumogeni, striscioni e megafono. Ora in tanti sanno che i fascisti sono potenziali assassini.
Si tratta di trarne le debite conseguenze.