All’alba di ieri, un gravissimo episodio di razzismo ha nuovamente macchiato di sangue le strade di Atene. Due neonazisti hanno aggredito, fino a lasciarlo in fin di vita, un migrante che si trovava di passaggio nel quartiere di Metaxuruio, a 50 metri dall’edificio della polizia municipale di Atene. I fascisti -che si trovavano in macchina- non appena hanno visto il migrante camminare, sono immediatamente scesi dall’auto, iniziando a picchiare selvaggiamente l’uomo. Dopo essere caduto sanguinando, i due neonazisti hanno continuato imperterriti a colpirlo con maggior forza e con maggior crudezza, arrivando a saltare sopra la testa dell’uomo ormai per terra inerme. A riferirlo sono alcuni testimoni che si trovavano sul luogo in quel momento. Data la vicinanza con il commissariato di polizia, occorre segnalare che in nessun momento, quest’ultima è intervenuta, lasciando così i due neonazisti agire in totale tranquillità e impunità, sotto lo sguardo di pochissime persone che in quel momento si trovavano a passare di lì e che hanno tentato invano di fermare i due aggressori.
Il migrante aggreddito è stato portato poco dopo al commissariato e successivamente in ospedale, dove si trova tutt’ora in gravi condizioni. Gli autori dell’aggressione, al momento dell’attacco hanno rivendicato inoltre l’appartenenza ad Alba Dorata, minacciando i presenti che tentavano di fermare la furia omicida dei due fascisti. A fare da contorno a questa aggressione e ad essere emblematico di come gli apparati di polizia tendono a coprire episodi e personaggi di questo calibro, non solo è il non intervento al momento dell’aggressione, ma anche il soprassedere di fronte alla comunicazione della targa della macchina fornita dai testimoni, che avrebbe permesso quantomeno di dare un nome e un volto a chi ha ridotto un fin di vita una persona mentre camminava per strada. Certo è che tra le fila di Alba Dorata continua la furia omicida verso migranti che vivono nelle città greche.