Di seguito il comunicato dei contestatori di Salvini, attaccati a Bolzano dai fascisti di CasaPound.
Oggi 5 maggio Matteo Salvini è stato contestato al suo comizio, come sempre razzista e xenofobo. Una contestazione spontanea di studenti, lavoratori, precari e migranti si è trovata oggi per ribadire le responsabilità della Lega Nord nelle stragi che ormai da anni si susseguono senza sosta nel Mediterraneo.
Il suo partito infatti è stato tra i ferrei oppositori del Mare Nostrum, operazione umanitaria che come tristemente noto è stata recentemente sostituita dalla manovra militare Triton, che ha portato un enorme incremento dei morti in mare. La vita dei migranti dovrebbe essere tutelata e questo è tutt’altro che vero: solo nel 2015 si registrano infatti più di 1500 morti in mare, con un forte incremento rispetto agli anni scorsi.
La contestazione si è svolta pacifica e colorata, con cori e manifesti. Cosa non gradita dai fascisti presenti, in particolar modo da Casapound che, presente come Sovranità Nazionale, si è di fatto presa in carico il servizio d’ordine di Salvini. Provocando fin dall’inizio, sono arrivati ad aggredire i contestatori fisicamente e lanciando un bicchiere contro un manifestante.
Al grido ”Fuori i fascisti da piazza Matteotti!” la polizia è dovuta intervenire per bloccare i militanti di Casapound ormai fuori di sé. Nascosti dai giornali come ”militanti della lega” (Alto Adige) queste sono vecchie conoscenze della scena dell’estrema destra bolzanina. Casapound infatti solo poco tempo fa si è distinta per un’aggressione notturna ai danni di tre ragazzi qui a Bolzano.
Chiara è ormai la posizione presa da questi soggetti, che pur lontano dai giornali, condividono ormai le piazze con la Lega Nord, senza però abbandonare i tradizionali metodi squadristi e violenti che li hanno sempre contraddistinti. Questo è più che tollerato dalla Lega Nord e dal suo segretario Matteo Salvini, che proprio oggi ha deciso di schierare questi personaggi per aggredire un gruppo di manifestanti armati di “pericolosissimi” fischietti, cartelloni e tamburelli.
Ora come non mai è necessario intensificare il lavoro delle reti, a livello locale e nazionale, che si oppongono ad ogni tipo di fascismo o di razzismo, che le Istituzioni lasciano agire indisturbati.
Bolzano Antifascista